L' antefatto #1


Questo che vi apprestate a leggere è l'antefatto della campagna Into The Unknown. Sotto forma di riassunto cercherò di scrivere quello che è successo durante quasi due anni di gioco (visto che anche la memoria del master vacilla). I personaggi che fanno parte della campagna sono: Ektorp il Guerriero, Esteria la Stregona, Ramik lo Scout, Therian il Mago, Medea la Barda, Kester il Barbaro, Arcibaldo il Chierico, Flanagan il Druido.


“ Avete lasciato Harrowdale e siete in viaggio ormai da 1 settimana attraverso il Mare delle Stelle Cadute. Il morale della ciurma è basso qualcuno parla di un viaggio sfortunato, dopo pochi giorni vi siete accorti che metà dei viveri e acqua sono marciti e per questo avete dovuto razionare. La nave che avete acquistato Il Pellicano si rivela messa peggio del previsto, avete dovuto raddoppiare la guardia a causa delle falle che si aprono in continuazione sotto la linea di galleggiamento, la sentina è praticamente perennemente allagata e questo ha ridotto la manovrabilità della nave.



Alcuni parlano di un sabotatore a bordo e durante il servizio vi guardate costantemente in maniera sospetta. Passano due settimane di navigazione dove non succede nulla. Finchè una fredda notte si alza una fitta nebbia. Scrutare nell’oscurità in cerca di qualcosa e all’improvviso avvistate una nave che si dirige verso di voi. La nave sembra senza equipaggio, il ponte deserto. Alcuni di voi, i più coraggiosi, decidono di salire a bordo. Il nome della nave e Gallion ed è effettivamente senza equipaggio e sembra sia stata abbondonata di fretta. Scendete sottocoperta e vedete che sopra un braciere c’è ancora una caraffa d’acqua che sta bollendo, la cena in tavola ancora intatta, ma dell’equipaggio nessuna traccia.



Entrate nella cabina del capitano, anche questa è vuota. Date una rapida occhiata, la situazione vi sembra strana assurda e prima che vi assalga il panico riuscite a prendere dalla cabina del capitano il diario di bordo e un sacchetto con delle monete d’oro. Salpate in tutta fretta lasciando alle vostre spalle la Gallion al suo destino. Vi riunite sul ponte della vostra nave per decidersi sul da farsi. Alcuni suggeriscono di spartirsi le monete d’oro trovate sulla Gallion e così fate. Ma con vostra enorme sorpresa scoprite che il numero delle monete è uguale al numero dei componenti dell’equipaggio. Che fortuna pensate, così non ci sarà nessun litigio.



Continuate la navigazione per alcuni giorni fin quando in una notte scura cala di nuovo la nebbia ancora più fitta dell’ultima volta. Per un po di tempo non riuscite a vedere neanche la punta del vostro naso. Poi di colpo vedete una luce, un gran falò che brucia lontano, così forte da penetrare la spessa nebbia. Decidete di dirigervi verso quella luce speransosi di uscire da quella inquietante nebbia.


La vostra nave si schiantò sugli scogli, lo scafo si divise in due, l’albero si spezzò come un fuscello e il relitto affondò con tutto l’equipaggio, i polmoni pieni d’acqua, gli occhi sbarrati come a cercare di penetrare l’oscurità. E così come era apparsa la nebbia si diradò.


Vi svegliate con il rumore della risacca che echeggia nelle vostre orecchie, riuscite a capire di essere in salvo su una spiaggia, ma dove ? Presi dal panico vi frugate addosso cercando il vostro equipaggiamento un arma, tutto perduto non avete più niente, l’unica cosa che riuscite a trovare e la moneta d’oro che vi è stata data. Mentre il sole tramonta vi incamminate addentrandovi nell’isola, fin quando scorgete quella che sembra essere una locanda. Entrate infreddoliti, vi sedete sotto gli sguardi degli altri avventori che vi osservano incuriositi. Ancora increduli vi guardate tra di voi pensando all’incredibile esperienza che avete passato, senza neanche accorgervene tutti stringete nella mano destra la moneta d’oro trovata sulla Gallion.“